Cibo integrale: è solo una moda?
Dedicarsi a un’alimentazione a base di cibi integrali non è unicamente una moda, ma il frutto di una decisione consapevole e finalizzata a un miglioramento del benessere e del proprio stato di salute. Negli ultimi tempi sono diventati sempre più numerosi i prodotti integrali sugli scaffali dei supermercati, dal pane ai biscotti, dal riso ai cracker.
Che cosa sono i cibi integrali
Consultando la pagina web http://www.studionutrilab.com/roma/ è facile capire in cosa consistono i cibi integrali e quali sono i vantaggi che derivano dalla loro assunzione. In particolare, si definisce integrale un prodotto alimentare la cui composizione non è sottoposta ad alcun genere di alterazione: per esempio, non subisce la raffinazione da cui dipende l’eliminazione del germe e della crusca. Proprio queste, per altro, sono dal punto di vista alimentare le parti dei cereali più preziose. In un cereale la cariosside è formata dalla crusca, che è la parte esterna ed è ricca di sali minerali e di fibra, e dall’endosperma, che è la parte interna e presenta un alto contenuto di amido. Oltre a ciò è presente anche il germe, con un tenore elevato di lipidi e di proteine.
Il consumo di fibra in passato era molto ridotto nei paesi industrializzati. Eppure questo è un peccato, oltre che un errore, dal momento che la fibra nell’organismo umano svolge molte funzioni importanti. La frazione degli alimenti vegetali che è in grado di resistere all’idrolisi degli enzimi digestivi – questa è, appunto, la fibra – ha il pregio di favorire un senso di sazietà più rapido grazie alla sua capacità di assorbire acqua, tale da innescare un incremento del volume del bolo. Chi assume fibra e alimenti integrali, in sostanza, ha più probabilità di alimentarsi in modo non eccessivo.
I pregi della fibra
Ma gli effetti benefici garantiti dagli alimenti integrali non si esauriscono qui: la fibra, infatti, ha il pregio di contribuire a riequilibrare la flora batterica intestinale, accelera il transito intestinale, rende morbido il contenuto intestinale, previene la stipsi e disintossica, poiché il transito accelerato fa sì che le mucose stiano per meno tempo a contatto con le sostanze pericolose che si potrebbero rilevare nel cibo. Ancora, gli alimenti integrali interagiscono con i meccanismi di assorbimento dei nutrienti, e grazie alla fibra sono coinvolti nel metabolismo del glucosio: in altri termini, impediscono sia i picchi di glicemia che quelli di insulina.
Va detto, in conclusione, che trovare degli alimenti che siano integrali al 100% è piuttosto complicato. Ciò che conta è optare per alimenti la cui percentuale di integrale non sia inferiore al 50%, leggendo con attenzione le etichette e gli elenchi di ingredienti evitando di soffermarsi unicamente sugli slogan presenti sulle confezioni. Cercare di limitare il consumo di cibi raffinati è un impegno poco gravoso: anzi, spesso le farine integrali hanno un sapore più deciso rispetto a quelle raffinate. Perché non iniziare a cambiare il proprio modo di mangiare?